Presentazione - onoranze funebri la sandrini

Le Onoranze Funebri "LA SANDRINI" sono una realtà innovativa nell’ambito della funeraria ed hanno la professionalità ed il giusto equlibrio per espletare ogni incombenza di questo delicato settore.
Nascono grazie alla dedizione di Nicola e Caterina ed alle loro famiglie che coadiuvano l’attività e ne mettono in pratica l’arte millenaria .
Tutto lo staff dell’impresa ha frequentato i corsi richiesti dalla regione Lombardia ed il titolare si è specializzato nei corsi di tanatoestetica, sia presso l’ospedale S.Carlo di Milano con il maestro francese Jean Monceau, sia presso l’ente di formazione Assopadana di Brescia con la maestra Francesca Lussana.
Ad oggi possono contare su un organico ed un’organizzazione di tutto rispetto, un livello di professionalità e dedizione che è facilmente riscontrabile nella testimonianza della gente che abita la zona dove operano.
Entrare in un nucleo familiare nell’immediatezza dell’evento luttuoso richiede una modalità che trascende il puro e semplice "lavoro"; di per se il servizio funebre (e di conseguenza chi opera del settore) è vissuto in modo comprensibilmente traumatico in senso lato dai dolenti: al di là del dolore per la perdita del proprio caro, attorno alla quale ruota tutto, c’è anche la delicata questione dell’onere economico, dell’essere spaesati di fronte alle numerose incombenze burocratiche e la paura di essere raggirati, cosa che purtroppo a volte avviene nel settore, popolato anche da affaristi senza scrupoli o da "monopolisti" che per anni hanno fatto il "bello e cattivo tempo", come si suol dire… Ebbene, l’assoluta trasparenza è uno dei cavalli di battaglia dell’impresa, niente sorprese, fin da subito chiarezza ed onestà, oltre che ad andare incontro ad ogni tipo di situazione economica, rimanendo sempre e comunque a disposizione in tutto e per tutto.

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IN MEMORIAM

ACHILLE LIBERO SANDRINI
1929 - 2011

Questo è lo spazio dov’è doveroso ricordare la persona che ha ispirato la nostra attività, dov’è doveroso fermarsi per qualche momento, così come si usa fare nei luoghi di sepoltura, davanti alle fotografie delle persone che abbiamo amato e che continuiamo ad amare. Così, come quando anche involontariamente regaliamo un sospiro a chi ci auguriamo possa comunque sentirlo ancora, anche qui, in questo luogo virtuale sento il dovere e la necessità di ricordare Libero Achille Sandrini, mio nonno materno. Achille ha terminato la sua esperienza terrena il 7 settembre del 2011, aveva 82 anni. Per molti anni lavorò nel cimitero comunale di Torbole Casaglia e proprio in quegli anni io stesso lo seguivo, rimanendo incantato da quel luogo misterioso che tutti fuggivano, rapito dalle storie impresse sui volti delle ceramiche e dai vecchi epitaffi che raccontavano in modo enfatico ed ovviamente agiografico le virtù e le opere di chi visse prima di noi, di chi prima di noi amò, fece progetti, gioì ed ebbe le nostre stesse paure, i nostri stessi dilemmi, specie di fronte al destino ultimo che in quello stesso luogo ci parlava attraverso marmi e fiori, attraverso parole incise e volti immobili, immutabili, quasi sospesi.  In tutto questo mio nonno mi insegnò il rispetto profondo per il dolore altrui, per la delicata situazione di chi stava vivendo una perdita, con lui andavo a visitare tutti i morti del nostro comune prima del funerale e ai primi di novembre, assieme a mia nonna Giulia, sua moglie, andavamo a visitare i morti anche nei cimiteri di comuni più o meno vicini. Ricordo con estrema dolcezza di intenti quelle visite, non c’era nulla di angosciante in quelle lunghe giornate, tutt’altro! Percepivo una specie di intensa serenità interiore, guardando gli occhi chiusi di tutte quelle persone sistemate nelle camere ardenti allestite nelle abitazioni (com’è ancora in uso nella nostra zona), dentro me pensavo: "ora loro hanno scoperto la verità, adesso sanno cosa c’è dopo …" In me è rimasta intatta l’idea di lavorare nel settore funerario o cimiteriale e, molti anni dopo, tutto questo, come dico nella sezione "presentazione" di questo sito, questa opportunità che prima solo immaginavo, si è concretizzata. Il nome della ditta è anche un omaggio al nome di mio nonno quindi, sono sicuro che anche lui (che fortunatamente è riuscito a vedere il frutto del nostro lavoro) sia in qualche modo stato orgoglioso di tutto questo.

Ciao dunque nonno, non posso sapere se e in che modo ci rincontreremo un giorno o l’altro ma sappi che quello che eri rimarrà sempre in chi ti ha voluto bene, ed ora, una parte di te continua anche in quello che per anni hai fatto e ci hai trasmesso con serietà e dedizione.

Tuo nipote.
Nicola.
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